10/15/2012

Una Nuvola in casa

Abbiamo già citato in alcuni post la possibilità di autocostruirsi un NAS servendosi di FreeNAS e di un vecchio PC o portatile, colgo anche l'occasione per ribadire che freeNAS bypassa i limiti del BIOS (che non necessita aggiornamento) supportando HDD in Terabyte senza alcun problema. Ma non è di questo che voglio parlarvi, nonostante l'argomento miri al risparmio sull'arte del far da se sfruttando le nuove tecnologie, è dunque di un sistema noto e sempre più diffuso che voglio consigliervi, il Cloud (Nuvola).



Il Web2 va in tale direzione, sempre più servizi come Dropbox, Ubuntu-ONE, Drive di Google e simili nascono per l'esigenza di epandere il proprio spazio e accedervi dovunque siamo e da differenti dispositivi sincronizzati. Quindi dalla nostra distribuzione preferita possiamo ottenere la nostra "nuvola" personale limitando lo spazio alla c apienza del disco e completamente gratis, cosi come per i già citati che offrono spazio variabile di qualche GB ma che nell'esigenza di espandere lo spazio il servizio è a pagamento. Creare il proprio Cloud non è cosi difficile e ci consente di realizzarlo nel migliore dei modi con tanto di gruppi di utenti per l'accesso. Conosco persone che per vari servizi si servono di server per gli usi più comuni alle proprie esigenze, altri che visto i costi mensili cercano di condividere le spese per uso comune, altri ancora che vedono crescere i costi di gestione per il volume sempre più maggiore richiesto. Il Cloud a casa non richiede nessun costo aggiuntivo, i limiti sono del volume stesso del disco e della banda disponibile,  ed è molto interessante. Quello che serve per realizzarlo è un computer con OS Linux installato, se abbiamo la nostra macchina con Ubuntu andrà benissimo ed è proprio con questo che andremo a vedere come fare  i vari passaggi per poterlo realizzare. Nella nostra macchina dobbiamo servirci di owcloud  il quale è una sorta di CMS con cui è possibile realizzare la nostra "Nuvola" sebbene l'installazione da "zero" non ve la consiglio per il tempo che dobbiamo impiegare nell'operazione, mentre un aiuto lo possiamo ricavare da BITNAMI. Sicuramente avete già sentito parlare di bitnami, pacchetti che semplificano la realizzazione di portali Web direttamente sul computer di casa offrendo un pacchetto server funzionante in locale, utilissimo per progettare, realizzare e testarne il funzionamento, ma non è solo questo quello che fa, infatti è proprio grazie a bitnami stack che eseguiremo un installazione semplificata da script senza dover preoccuparci dell'ambiente LAMP installato e configurato (piattaforma server). Come vedrete dalla pagina di download è possibile usare ownCloud anche su virtualizzazione nel modo più semplice e perfettamente funzionante, ma per ora procediamo con la più semplice installazione con bitnami.



Scaricate quindi il pacchetto: bitnami-owncloud-XXX-linux-installer.run, apriamo un terminale (CTRL+ALT+T) e dirigiamoci nella cartella del pacchetto scaricato, quindi diamo i permessi di esecuzione con:
sudo chmod +x bitnami-owncloud-4.0.7-0-linux-x64-installer.run 
(versione al momento della scrittura di questo testo, cosa che comunque vi aiuterà premendo il tasto TAB dopo l'inserimento dei primi caratteri di bitnami).

 A questo punto lo lanciamo:

  ./bitnami-owncloud-4.0.7-0-linux-x64-installer.run 

 Avanziamo con il WIZARD che ci accompagnerà nell'installazione e configurazione, facile e intuitiva.


Scegliamo la cartella dove installare ownCloud, nella home utente nel nostro esempio, quindi clicchiamo next e andiamo avanti, configuriamo l'amministratore dando username e password, un nostro indirizzo @mail valido e di nuovo next, a questo punto configuriamo la porta database MySQL, questa operazione possiamo lasciarla predefinita con la porta 3306 se non siamo molto esperti e non sappiamo quello che facciamo, quindi dobbiamo cliccare di nuovo su next e configurare la posta di uscita con l'indirizzo @mail dato in precedenza e relativa password.



A questo punto, inseriti i parametri di configurazione, l'installazione avrà inizio e richiederà il tempo necessario variabile secondo l'hardware, al termine cliccando su FINISH avremo la nostra Nuvola disponibile e funzionante. Abbiamo quasi finito, adesso non rimane altro che rendere accessibile il Cloud dall'esterno configurando il router nei vari servizi disponibili, questa operazione però varia in base al proprio Provider e abbonamento, chi ha già un indirizzo IP pubblico non deve far altro che instardare sulla porta 8080 il proprio Cloud, mentre chi ha IP dinamico dovra configurare su servizi come NO-IP, DynDNS e analoghi, un personale indirizzo, quindi anche su router nella configurazione DynamicDNS impostando il dominio servizio, indirizzo impostato e porta 8080.



Siamo quasi a fine, anche se ci vuole più a scrivere questi passaggi che a realizzarli, quindi proseguiamo aggiungendo i repository necessari, con l'esempio riportato su una distribuzione Ubuntu dovremo aprire un terminale e digitare da utente root (quindi comando su password) quanto segue:
echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/isv:ownCloud:community/xUbuntu_12.04//'>> /etc/apt/sources.list

Quindi dare invio. Diamo adesso un

 sudo apt-get update

 e al termine installiamo il client con

sudo apt-get install owncloud-client

e appena finita l'installazione cerchiamo dalla Dash il software appena installato, lanciamolo e compiliamo i parametri con

https:// 192.168.1.X:8080/owncloud 

spuntiamo Use secure connection quindi nome amministratore per ownCloud e relativa password, quindi proseguiamo.
A questo punto la connessione con il server avrà inizio, se tutto è andato per il giusto verso vedremo la voce Connected e sarà creata la directory di sincronizzazione chiamata owncloud nella nostra home. Possiamo adesso creare nuove cartelle di sincronizzazione cliccando sull'icona a forma di nuvola in alto a sinistra, scegliamo la cartella da sincronizzare (in upload) cliccando su Scelta e quindi proseguiamo.
La nuova schermata selezioniamo l'opzione al tuo ownCloud e indichiamo in cartella su ownCloud un nuome per la nuova directory che verrà creata su server, cosi facendo riconosceremo subito i file caricati dal nostro PC e terminiamo con Finish. È il momento di WEBDAV, quindi installiamolo con

sudo apt-get install davfs2

Al termine lanciamo il comando per riconfigurare

 sudo dpkg-reconfigure davfs2 

e quando appare l'interfaccia grafica scegliamo SI e confermiamo con invio.
Adesso possiamo aggiungere gli utenti autorizzati a connettersi al Cloud server utilizzando WebDAV semplicemente lanciando da terminale il comando

sudo usermod -aG davfs2 nomeutente

Ancora qualche ottimizzazione e siamo alla fine.
Modifichiamo il file fstab per far si che la partizione del server Cloud possa essere montata in automatico, editiamo quindi il file con

sudo gedit /etc/fstab

e aggiungiamo la seguente stringa:


percorso_Cloud/files/webdav.php/home/nomeutente/owncloud davfs user,rw,noauto 0 0

spostiamoci nella home del sistema e creiamo qui due directory, una denominata cloud e l'altra devfs2 e all'interno di quest'ultima creiamo un nuovo files secrets contenente la riga

 percorso_cloud/files/webdav.php

seguito da username e password di accesso.
Torniamo adesso al nostro terminale e lanciamo il comando

chmod 600 ~/.davfs2/secrets 

per settare i permessi del file appena editato, infine lanciamo

mount ~/cloud

per montare il nuovo spazio disco che sarà la nostra Nuvola vista come disco locale. Come detto ad inizio owncloud assomiglia ad un CMS e come tale offre strumenti per configurazioni avanzate e plugins vari per funzioni aggiuntive, come ad esempio i nomi link corti rendendoli più brevi e semplici. Tra le funzioni aggiuntive è quasi d'obbligo rendere il nostro Cloud da privato a pubblico, quindi dalle impostazioni alla voce utenti è possibile aggiungere amici o chi volgiamo, aggiungendolo al gruppo user e impostando da Quote lo spazio massimo utilizzabile dall'utente appena creato.
Spostiamo il cursore accanto al nome file che vogliamo condividere e clicchiamo su condividi, compiliamo il campo User o Group con il nome dell'utente e quest'ultimo si troverà il file condiviso sull'area personale nella cartella share.
Ovviamente è possibile condividere file con utenti esterni al proprio Cloud, basta inviare il relativo link via @mail, per farlo clicchiamo su Condividi e selezioniamo Share with private link, a quel punto avremo il link creato al relativo file, inseriamo in basso l'indirizzo @mail e clicchiamo su Send, difficile? NO dai! Più a spiegarlo che realizzarlo.
Abbbiamo cosi il nostro Cloud in locale ma anche disponibile per l'esterno, condivisibile con chi vogliamo e impostato da noi per ogni esigenza. Ci sono poi anche altre applicazioni interessanti associate ad ownCloud, la stessa scaricabile per Android (presente anche per iPhone) oppure un analoga app scaricabile da Play Store gratuitamente.... sto parlando di WebDAV File Manager.



Questo per il momento è tutto e per approfondimenti vari o supporto contattatemi pure e non sottovalutate l'idea del NAS realizzato a casa, torno al discorso iniziale ma se ve lo dico un motivo ci dovrà pur essere no!? Ho sentito dire cose assurde, ad esempio come un vecchio PC può gestire dischi di Terabyte, ma come detto ad inizio è la stessa freeNAS che bypassa i limiti del BIOS rendendovi un sistema stabile e veloce, basato su Unix e completamente free, non i vari NAS da 300 euro con parti di codice Closed.... pensateci, chissà cosa si potrebbe fare con un NAS ed un Cloud. Volendo provare la demo di ownCloud possiamo testarla direttamente da QUI.










Nessun commento:

Posta un commento